Una cosa che amo fare a fine giornata è gustarmi un buon aperitivo… quale cocktail scegliere se sei in Perù?
Il distillato di mosto fresco di uva Pisco è stato fonte di ispirazione per molti cocktail serviti nei bar di Lima.
Fin dal XVI secolo, da un piccolo porto di nome Pisco, partivano orci di terracotta colmi di uno squisito distillato.
Il Pisco, il cui certificato di Denominazione di Origine, (DO) include le regioni di Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna.
Il segreto per avere un buon distillato è quello di partire intanto da un uva di qualità, assieme ad una delle otto pisquere aromatiche e non, quebranta, negra, criolla, mollar, uvina, Italia, moscatel, torontel e albilla.
Per ogni litro sono necessari circa otto chili di frutta.
Quali sono i principali cocktail?
Pisco Sour
Cocktail delicato che va preparato al momento e shakerato singolarmente.
Tre once di pisco, una di sciroppo e una di succo di limone.
La quebranta è l’aromatica preferita.
Gli esperti dicono che è essenziale che i limoni siano appena spremuti.
Capitán
Un classico dei cocktail, recentemente valorizzato nei ristoranti di Lima.
Risale addirittura agli anni ’20, e nasce dal perfetto cunnubio tra vermouth rosso e pisco con qualche cubetto di ghiaccio.
Chilcano
Valida alternativa al Pisco sour, grazie alla sua versatilità ha dato origine a molte versioni.
Macerato con frutto della passione e l’aguaymanto, con foglie di coca o spezie.
La ricetta originale è pisco, ginger ale, limone (poco) e bitter, con l’aggiunta di uno strato di pelle di limone che rilascia lentamente il suo aroma.
Pisco Punch
Originario della lounge Bank Exchange di Montgomery Street, a San Francisco, California, verso la fine del XIX secolo, diventando famoso nelle mani del barman Duncan Nicol.
E’ un “punch freddo” preparato sulla base del brandy delle valli meridionali, custodito nelle giare di argilla.
Gli ingredienti sono ananas a cubetti, zucchero, succo di limone, pisco, ghiaccio, buccia di ananas e una ciliegia al maraschino.
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