Non solo panorami spettacolari, le Ande sono anche il palcoscenico di caratteristici pellegrinaggi, uno dei più particolari è sicuramente Il pellegrinaggio al santuario del Signore di Qoyllurit’i.
Il pellegrinaggio al santuario del Signore di Qoyllurit’i inizia 58 giorni dopo la celebrazione della domenica di Pasqua, tra maggio e giugno.
In quel giorno circa 90 mila persone provenienti da diverse parti del Perù, si radunano presso la città di Mahuayani, 130 chilometri di distanza da Cusco, per recarsi al santuario situato nella conca del nevoso Sinak’ara, 4600 m.s.l.m.
Può sembrare un pellegrinaggio cattolico, per la presenza di chiese e croci, tuttavia racchiude diverse espressioni culturali e religiose.
È uno degli esempi più evidenti di sincretismo in Perù.
Una festa cattolica
Uno dei momenti più importanti è il trasferimento delle croci di legno sulla cima nevosa.
La processione dura circa 24 ore, ed i pellegrini portano le immagini della Virgen Dolorosa e il Signore di Tayancani.
Dopo la processione, la piccola chiesa di Tayancani ospita migliaia di persona per la celebrazione della messa.
Questo rito è associato dai pellegrini alla fertilità della terra e al culto degli apus, le montagne, e viene eseguito al centro dell’area di influenza del dio andino più importante della regione, l’apus Ausangate.
Durante i giorni centrali di Qoyllurit’i, viene organizzato il mercato alaitas, noto anche come mercato delle illusioni, ispirato a una tradizionale fiera di La Paz e Puno.
La parola alasita significa “Comprami” in aymara.
Nell’occasione si possono può acquisire oggetti in miniatura: automobili, edifici o televisori di tutti i modelli e colori.
Altre celebrazioni
Sinkuy
Ogni primo gennaio, i varayocs (sindaci) ed i membri del consiglio delle comunità di Ollantaytambo assumono le loro posizioni nel bel mezzo di un’atmosfera di festa, cibo e ballo.
Chiaraje
Sempre a gennaio, ma nella zona di Yanaoca, a quattro ore da Cusco, va in scena una sorta di antico rituale di combattimento tra due comunità.
ll festival del Signore di Choquekillka
A Ollantaytambo c’è spazio per la religione e la teatralità nelle ultime due settimane di maggio.
Una festa patronale della città, l’Ollantay Raymi, il 29 giugno, va in scena il dramma Ollantay, che racconta la ribellione del generale Inca contro l’impero Pachacútec.
Altre feste in cui si mescolano radici inca e cattoliche:
- Inti Raymi, il 24 giugno di ogni anno, come messa in scena di un tributo Inca durante il solstizio d’inverno
- Fiesta de las Cruces, ogni 6 gennaio
- Festa della Virgen del Carmen a Paucartambo, dal 15 al 18 luglio
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